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Un Viaggio europeo #84 – Eisenach (Germania)

Germania
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‘Meine lieben Stadt!’, cioè ‘la mia amata città’. Era così che Martin Lutero parlava della cittadina di Eisenach. E c’erano tante ragioni per questo, perché due volte in vita sua, trovò un aiuto insperato in momenti di crisi.

E quindi, mentre continuiamo a rintracciare la vita di Martin Lutero, visiteremo oggi Eisenach. Anche se Eisenach è una cittadina relativamente piccola, non è soltanto legata a Martin Lutero, ma anche a Johann Sebastian Bach, che nacque qui (tappa 16).

Il luogo esatto che visiteremo oggi si trova in realtà vicinissimo al Bach Museumche si trova sulla Frauenplan. Da questa piazzetta, un vicolo di ciottoli chiamato Lutherstraße ci porta alla Lutherhaus Eisenach (casa di Lutero di Eisenach) 250 metri più avanti. Questa bella casa è in realtà una delle case a graticcio più antiche ancora in piedi della regione di Turingia.

La Lutherhaus Eisenach è una testimonianza del primo episodio di vita di Martin Lutero ad Eisenach. Ma quali erano le circostanze che lo portarono qui?

Nel nostro ultimo episodio, ho menzionato l’anno difficile che Martin Lutero visse a Magdeburgo, dove andò alla celebre scuola della cattedrale della città. La povera situazione finanziaria di Martin, all’epoca quattordicenne, lo aveva forzato a mendicare nelle strade con altri bambini poveri. Quando i suoi genitori Hans e Margaret, che vivevano sempre a Mansfeld (tappa 82), ricevettero notizie delle difficoltà che il loro figlio attraversava, decisero di mandarlo ad Eisenach, dove arrivò nel 1498.

La scelta di Eisenach sembrava logica. Anche se la scuola parrocchiale San Giorgio di Eisenach era meno prestigiosa della scuola della cattedrale di Magdeburgo, era comunque di buon livello accademico. Inoltre, Hans Lutero, che era nato in un paesino della regione, aveva ancora dei familiari che vivevano qui. Ma per qualche ragione che sia, questi familiari di Eisenach non gli provvidero l’aiuto che gli era necessario. E quindi, anche qui, Martin dovette aver ricorso ad una pratica che era comune fra i bambini poveri di Germania all’epoca, cioè cantare da porta a porta per un po’ di soldi e pane.

Come possiamo immaginare, Martin Lutero non ricevette sempre l’aiuto che aveva bisogno. Spesso, ricevette insulti invece di pane. Possiamo immaginare che in una situazione così difficile, avrà forse considerato abbandonare i suoi studi e tornare a Mansfeld per lavorare con suo padre. In altre parole, Lutero aveva bisogno di un miracolo.

Un tale miracolo avvenne finalmente un giorno mentre camminava sulla piazzetta presso la Sankt Georg Kirche (chiesa San Giorgio). Lì, una donna benestante chiamata Ursula Cotta, moglie di Conrad Cotta, il borgomastro di Eisenach, si avvicinò a lui. Da credente devota, l’aveva visto cantare regolarmente in chiesa e aveva anche notato le difficoltà che fronteggiava. Mossa dalla compassione per Martin Lutero, l’invitò a casa sua, che molto probabilmente era la Lutherhaus che visitiamo oggi. Qui iniziò a curarsi di lui. Grazie alla sua benevolenza, Dama Ursula viene ricordata come la Sunamita di Eisenach, in memoria della donna sunamita che aiutò il profeta Elia in tempi di carestia.

Grazie a Dio, Conrad Cotta era pure un uomo generoso, e quando realizzò che sua moglie prendeva cura di questo adolescente, decise di permettergli di vivere con loro fino alla fine dei suoi studi. Finalmente, la stagione di difficoltà di Martin Lutero era finita.

Ora che i suoi bisogni erano provveduti, Martin Lutero poteva focalizzarsi sui suoi studi. Qui ad Eisenach, studiò arte, letteratura, scienza ed imparò anche a suonare il flauto e il liuto, due strumenti che userà più tardi per accompagnare i suoi inni, la maggioranza dei quali possono essere trovati negli innari delle chiese luterane del mondo intero.

C’è un aneddoto interessante che vale la pena di essere menzionato sulla scolarizzazione di Lutero ad Eisenach. Uno dei suoi insegnanti era un uomo chiamato Febronius. L’insegnante trattava i suoi allievi con un grande rispetto che era in forte contrasto con gli atteggiamenti dell’epoca. Intrigati da questo, i suoi colleghi gli chiesero la ragione del suo comportamento. Febronius rispose che vedeva in ognuno dei suoi allievi un possibile futuro borgomastro, cancelliere, dottore o magistrato. Quel che non sapeva ancora era che uno di loro diventerà il padre della riforma protestante che trasformò l’Europa e che continua ad avere un impatto nel mondo intero.

Tre anni dopo il suo arrivo ad Eisenach, era ormai tempo per Martin Lutero di traslocarsi di nuovo. Questa volta, andò ad Erfurt dove si registrò alla facoltà di giurisprudenza dell’università.

Due decenni più tardi, Martin Lutero tornò ad Eisenach in un momento che era ancora più critico rispetto ai tempi che aveva vissuto da adolescente. Nel maggio del 1521, Lutero, che aveva rifiutato di rinunciare alle sue opinioni a favore di una riforma della chiesa, fu rapito da cavalieri armati e portato qui, nel castello di Wartburg, il quale domina la città. In realtà, questi uomini avevano appena salvato la vita di Lutero nascondendolo dai suoi nemici che cercavano di ucciderlo. È anche interessante notare che fu qui che Martin Lutero tradusse il Nuovo Testamento in tedesco. Ma Dio volendo, questo sarà il tema di una futura tappa di un Viaggio europeo.

Possiamo capire perché Martin Lutero chiamava Eisenach la sua lieben Stadt. Fu qui, più di altrove, che sperimentò la Provvidenza pratica di Dio.

Alla settimana prossima altrove in Europa.

Dedico questo articolo a Michel e Paola Broos i quali sono stati, ad un certo periodo della mia vita, simili alla famiglia Cotta per me.

Cédric Placentino

Seguite Un Viaggio europeo qui

Foto: Wikipedia – Utente: Stiftung Lutherhaus Eisenach (Anna-Lena Thamm) – Pressebilder der Stiftung Lutherhaus Eisenach (http://www.lutherhaus-eisenach.com/de/kontakt/pressebereich/downloadbereich.html) – Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/de/legalcode

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