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Un Viaggio europeo #89 – Enyd Elidius, Isole Scilly (Inghilterra)

Inghilterra
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Esiste un isolotto deserto vicino alla costiera della Cornovaglia che ebbe, assai sorprendentemente, un ruolo cruciale nella storia delle terre distanti di Norvegia. Come questo fu possibile?

Il modo migliore di scoprire la storia di questa connessione è di visitare quest’isolotto. Si chiama Enyd Elidius in lingua cornica, ma sulla maggioranza delle mappe, troverete il nome inglese di St. Helen’s.

Con una superficie di meno di 0,2 chilometri quadrati, Enyd Elidius è l’ottava più grande isola dell’arcipelago di Scilly. È un’isola rocciosa con una piccola spiaggia a sud, dove le barche possono accostare. Anche se l’isolotto è ormai deserto, le rovine di un ospedale del settecento per i navigatori in quarantena, cosiccome quelle di un eremo dell’ottavo secolo testimoniano che Enyd Elidius fu prima abitata. Saranno le rovine di quest’eremo che visiteremo oggi.

Cosiccome il nome cornico dell’isolotto, l’eremo porta il nome di Sant’Elidius, il quale ebbe probabilmente un ruolo cruciale per la cristianizzazione della Norvegia. A proposito, dovrei aggiungere che il nome inglese dell’isolotto, St. Helen’s, è probabilmente una traduzione sbagliata del nome cornico Elidius.

Quindi, com’è che Elidius, un’eremita che non ha mai visto la Norvegia e che visse probabilmente la maggior parte della sua vita su quest’isolotto, fu coinvolto nella cristianizzazione della Norvegia? Fu attraverso una relazione con un antico re di Norvegia chiamato Olaf Trygvasson. Quindi, prima di parlare della vita di Elidius, scopriamo chi era questo re.

È molto difficile stabilire un resoconto preciso sulla vita di Olaf. La maggior parte di ciò che sappiamo di lui proviene dalle saghe, e a volte i resoconti sono contraddittori.

Come lo suggerisce il suo nome, Olaf Trygvasson era il figlio di Trygve e il pronipote di Araldo Bellachioma, il padre dell’unificazione della Norvegia (tappa 86). Siccome Trygve era un contendente per la corona di Norvegia, Harald Pellegrigia lo assassinò nel 963, poco prima della nascita di Olaf. Sua madre, consapevole del pericolo che minacciava suo figlio, fuggì verso la casa di suo padre. Lì, diede nascita ad Olaf, e poco dopo, lasciò la Norvegia per trovare rifugio in una regione di Russia occidentale attuale, all’epoca sotto controllo vichingo.

All’età di diciotto anni, Olaf iniziò una serie di assalti, prima nel Wendland (Germania settentrionale) e in Danimarca. Poi, dopo la morte di sua moglie Geira, Olaf continuò verso la Frisia (Germania settentrionale e Paesi Bassi) e le Isole Britanniche. Olaf continuò a navigare attraverso il mare d’Irlanda, saccheggiando le Isole Ebridi in Scozia, e poi arrivò nelle isole Scilly, nel sudovest di Gran Bretagna.

Secondo le saghe, Olaf aveva sentito parlare di un veggente che viveva su quest’isolotto. Il veggente era probabilmente Elidius, anche chiamato Lide. Per sapere se aveva davvero il dono di profezia, Olaf chiese ad uno dei suoi uomini di recarsi da Elidius, fingendo di essere Olaf. Elidius tuttavia non si lasciò ingannare, e finalmente Olaf fu convinto dei suoi doni e gli fece una visita. 

Quando Olaf incontrò Elidius, l’eremita profetizzò sulla sua vita, dicendogli:

Lei diventerà un re rinomato e compirà degli atti prestigiosi. Lei porterà tanti uomini alla fede e al battesimo, ed anche per il vostro bene e il bene altrui; e affinché lei non abbia nessun dubbio sulla veracità di questa risposta, ascolta questi segni. Quando lei tornerà sulle sue navi, vari suoi uomini cospireranno contro di lei, e poi sorgerà una battaglia nella quale tanti dei suoi uomini cadranno, e lei sarà ferito quasi a morte, e trasportato su uno scudo fino alla sua nave; eppure, dopo sette giorni, lei sarà guarito dalle sue ferite, e immediatamente si lascerà battezzare.

Questo incontro cambiò la vita di Olaf al punto che, invece di saccheggiare le isole, Olaf rimase qualche tempo con Elidius, il quale lo educò nella fede cristiana. Dopo questo, Olaf viaggiò in Inghilterra e fece pace con il re Etelredo II e fu battezzato dal vescovo Elfego di Worcester.

Ma perché Elidius si sistemò in un luogo così poco ospitale?

Anche se certe fonti menzionano che Elidius era forse membro di un movimento eretico spagnolo chiamato priscillianesimo, le rovine dell’eremo sembrano invece suggerire che fu probabilmente un monaco con origini cristiane celtiche.

La chiesa celtica era il risultato dell’evangelizzazione dell’Irlanda da Patrizio nel quinto secolo. Ispirati probabilmente dai padri del deserto in Egitto, gli irlandesi iniziarono a piantare delle comunità in cui vivevano in piccole celle. Queste comunità erano focalizzate sull’adorazione di Dio. Più tardi, i monaci iniziarono a viaggiare fuori dall’Irlanda e stabilirono delle comunità simili nelle isole britanniche, come su quest’isolotto, e in Europa continentale.

I monaci celtici riuscirono ad evangelizzare le tribù pagane che avevano invaso l’Europa occidentale, come i germanici e gli scandinavi. Spesso, raggiunsero persino dei dirigenti importanti. In un periodo in cui il cristianesimo sembrava affondare in Europa occidentale, potremmo chiederci se fosse sopravvissuto senza l’influenza incredibile che questi missionari celtici ebbero in Europa occidentale.

Ma cos’è successo ad Olaf Trygvasson dopo il suo battesimo? Dopo aver promesso al re d’Inghilterra di non attaccare più la sua terra, Olaf iniziò il suo viaggio di ritorno in Norvegia. E nella nostra prossima tappe, scopriremo, Dio volendo, perché Olaf fu finalmente considerato come il fondatore della chiesa norvegese.

Alla settimana prossima altrove in Europa.

Cédric Placentino

Seguite Un Viaggio europeo qui

Foto: https://www.celticglory.com/gallery/st-elidius-st-helens-scilly

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