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Un viaggio europeo #76 – Palagonia (Italia)

Italia
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Nel quinto secolo, diverse tribù invasero l’Europa occidentale e posero fine all’Impero romano d’Occidente. Nel frattempo, un movimento cristiano iniziò ad emergere ai confini dell’Europa. Più tardi diventò la forza dominante per la ricostruzione dell’Occidente. Il movimento di cui parlo è… il monachesimo.

Quindi iniziamo oggi una serie nella quale visiteremo dei luoghi che ci mostreranno come il monachesimo cristiano è emerso. E per questa tappa, visiteremo la periferia di una cittadina siciliana chiamata Palagonia. Si trova in una regione collinare a 40 km nel sudovest della città di Catania e del famoso vulcano Etna.

Ad est di Palagonia, c’è una collina che domina la cittadina. Sulle sue pendici possiamo trovare una bella villa che serve di base per il gruppo scout locale. Affianco alla villa, una via sterrata continua a salire per mezzo chilometro fino all’ingresso di una spelonca. Appena entrati, scopriamo un’antica fresca sul suo muro dipingendo una donna martirizzata insieme ad altri cristiani. Questa spelonca è in realtà uno degli eremi più antichi d’Italia e fu costruito nell’era bizantina tra il quinto e sesto secolo. La donna dipinta sul muro si chiama Febronia. L’eremo, che porta il suo nome, fa luce sulle prime fasi del monachesimo cristiano.

Scopriamo quindi cosa sappiamo sulla vita di Febronia e come la sua storia influenzò lo sviluppo del movimento monastico.

Anche se Febronia è onorata qui a Palagonia, questa donna non ha mai visitato la Sicilia in vita sua. Febronia nacque in Siria settentrionale, vicino ai confini odierni con la Turchia e l’Iraq. Si sa poco sulla sua conversione alla fede cristiana ma la storia ci insegna che integrò l’eremo di Nisibis (nell’odierna Turchia) da bambina. La sua fede appassionata e il suo amore per Dio la spinsero ad una vita austera centrata sulla preghiera e lo studio. Da giovane donna, Febronia predicava il vangelo con una sapienza rara.

Presto la folla venne ad ascoltarla. Tuttavia, la badessa dell’eremo era piuttosto preoccupata con le ragioni dell’attenzione che riceveva, perché Febronia non era soltanto intelligente ma anche bellissima. Quindi, per far sì che la folla si focalizzasse sul suo messaggio e non sulla sua bellezza, decise di piazzare un velo di fronte a lei ogni volta che predicava. Ciò nonostante, la passione di Febronia per Cristo attrasse tante persone alla fede cristiana. Una delle sue convertite più famose era la vedova ricca di un senatore romano chiamata Hiera.

Febronia iniziò ad incontrare delle difficoltà nel 304 quando, oltre ad una malattia grave, la peggiore persecuzione contro i cristiani nell’Impero romano scoppiò. Quando la minaccia di persecuzione si avvicinò a Nisibis, la maggioranza delle suore lasciò l’eremo per fuggire in luoghi remoti. Purtroppo per Febronia, la sua malattia la costrinse a rimanere nella sua cella. Ma non era sola: Hiera e la badessa rimasero per curarsi di lei fino a quando fu finalmente arrestata.

Febronia rifiutò di rinnegare la sua fede in Cristo e, di conseguenza, fu violentemente torturata a morte. Siccome era diventata una personalità cristiana di rilievo dei suoi tempi, diventò ormai il simbolo della persecuzione nella regione. Presto la sua storia iniziò a diffondersi anche fuori da Nisibis e diventò una fonte d’ispirazione nelle terre distanti d’Europa occidentale come la Sicilia.

Ma ora qualche parola sugli eremi in generale.

L’eremo è probabilmente la forma più antica di monastero cristiano. Inizialmente, erano delle abitazioni remote e modeste per i cristiani cercando di vivere una vita dedicata a Dio. Ma come furono ispirati a ritirarsi in questo modo?

L’idea che la fede poteva essere vissuta meglio fuori dai centri principali della civilizzazione non era nuova. Già nei tempi antichi, i profeti biblici come Samuele, Elia o Giovanni Battista avevano vissuto nelle regioni remote d’Israele. Nel secondo secolo a.C., gli Esseni erano dei monaci ebrei che vivevano vicino al Mar Morto. Più tardi, il movimento si diffuse oltre i confini d’Israele, verso l’Asia minore e la penisola del Sinai in Egitto.

Nel 250 d.C., la persecuzione scoppiò contro i cristiani. In Egitto, numerosi credenti fuggirono verso il deserto per trovare un rifugio. Certi arrivarono nelle montagne della penisola del Sinai dove incontrarono gli Esseni. Ispirati dal loro stile di vita, questi uomini e donne iniziarono a sistemarsi nelle loro grotte dove svilupparono un modo di vita centrato sulla preghiera e l’adorazione. Presto altri si giunsero a loro, e finalmente queste grotte evolsero in comunità cristiane centrate su Cristo.

Anche se l’obiettivo della persecuzione era di distruggere la fede cristiana, possiamo vedere come Dio ha usato questa situazione per creare una nuova espressione di comunità cristiana. Inoltre, quel che è affascinante con l’eremo di Palagonia è che la data della sua costruzione coincide più o meno con la caduta dell’Impero romano d’Occidente. Mentre la distruzione sembrava dominare il panorama europeo occidentale, questo eremo faceva parte di un piccolo movimento che aiuterà poi a ricreare l’Europa dopo i suoi anni bui di caos.

Il sangue di Febronia, con quello di tanti altri, non fu versato invano.

Alla settimana prossima altrove in Europa.

Cédric Placentino

Responsabile Centro Schuman per l’Europa italiana e francese

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Foto: Wikipedia – Utente: Roberto86 – Fonte: https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.5/legalcode

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