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Un Viaggio europeo #50 – Ohcejohka (Finlandia)

Per segnare la cinquantesima tappa di un Viaggio europeo, visiteremo il luogo più settentrionale fra tutti i luoghi che abbiamo esplorato finora. 

Il Nord della Finlandia è una delle regioni meno popolate d’Europa. I Sami vivono qui, e formano la loro nazione con una cultura e una lingua distinta. Eppure, anche qui, il Vangelo ha operato una trasformazione significativa nel popolo di tutta la regione.

Sulla maggioranza delle mappe, il luogo che visiteremo è scritto in finnico sotto il nome di Utsjoki. Ma questo luogo porta anche altri nomi in altre lingue: Ohcejohka in sami settentrionale, Uccjuuhâ in sami di Inari, Uccjokk in sami skolt o Utsjok in norvegese. Due ragione spiegano questi numerosi nomi. In primo luogo, questo paesino è localizzato lungo il fiume Teno, che è anche il confine con la Norvegia. Poi, i nomi in lingue sami mostrano che siamo in un luogo in cui la proporzione di gente di lingua materna sami è quasi la stessa di quelli di lingua materna finnica. Ma siccome siamo nel cuore della Lapponia, la terra dei Sami, userò il nome sami Ohcejohka.

Ohcejohka è circondata da colline coperte di abeti, ed è molto isolata. Le città più vicine sono Karasjok (in Norvegia) ed Inari, entrambi a circa 120 km da qui. Il centro principale è vicino al ponte Sámi attraversando il fiume. Da lì, seguiremo la superstrada 4, la più lunga attraversando tutta la Finlandia dal nord al sud, e ci fermeremo cinque chilometri dopo, vicino ad un lago chiamato Máttajávri in sami settentrionale o Mantojärvi in finnico.

Due siti sono da visitare qui. A destra della strada si trova una collina con una chiesa di pietra in cima. E a sinistra della strada, sulla riva del lago, vi sono varie piccole capanne di legno, semplicemente chiamate le capanne della chiesa.

La chiesa fu costruita alla metà dell’ottocento. Rimpiazzò un’altra chiesa, costruita nel 1700, che era diventata degradata. Oggi, è la chiesa più settentrionale dell’Unione europea. Per quanto riguarda le capanne della chiesa, le prime apparvero poco dopo la costruzione della prima chiesa, cioè all’inizio del settecento.

Le capanne ci offrono un cenno sul passato del popolo sami. Guardiamo quindi un po’ alla loro storia.

La popolazione sami è di circa 100000 persone, sparsa tra il nord della Norvegia, della Svezia e della Finlandia, cosiccome nella Penisola di Kola in Russia. Al contrario di altri popoli nordici, i sami erano principalmente nomadi nel passato. La loro attività principale era la pastorizia di renne, un’attività sempre in uso oggigiorno.

A causa della loro lontananza, il popolo sami fu fra gli ultimi a sentire il Vangelo in Europa. Fino all’inizio del cinquecento, la loro religione principale era il sciamanesimo.

Prima della Riforma, la Chiesa cattolica romana stabilì le due prime parrocchie di Lapponia, a Tornio e Kemi. L’iniziativa missionaria iniziò sotto il re di Svezia Gustav Vasa, quando adottò la Riforma nel suo paese. E molto velocemente, la maggioranza dei Sami furono battezzati nella fede cristiana.

Come lo abbiamo visto in episodi precedenti, la preoccupazione principale della chiesa dopo la Riforma era di diffondere l’alfabetismo e l’educazione presso la gente del popolo, affinché possano leggere e imparare la Parola di Dio nella loro lingua.

Non è quindi sorprendente che la letteratura iniziò a svilupparsi in lingua sami. Il primo libro di grammatica ABC fu pubblicato all’inizio del seicento. Poi, un libro d’ufficio di chiesa, includendo il catechismo di Lutero, un libro di cantici ed un libro di preghiera, fu pubblicato nel 1647.

Diffondere l’educazione era però un compito arduo. La chiesa stabilì la prima scuola in lingua sami qui ad Ohcejohka. Ma purtroppo dovette chiudere velocemente. Siccome i Sami erano dispersi su un territorio ampio, dovevano viaggiare delle distanze enormi per poter andare a scuola, e questo era ovviamente proibitivo per tante persone.

La chiesa in Norvegia conosceva gli stessi problemi. Per risolverli, sviluppò un sistema in cui degli insegnanti itineranti, chiamati catechisti, andavano dove i Sami erano. Questo sistema fu fruttuoso e quindi, fu adottato pure qui.

Questi catechisti itineranti erano di origine sami. Erano educati dalla loro infanzia da un prete luterano ed erano finanziati dallo stato. Quand’erano pronti ad insegnare, erano mandati in Lapponia, di casa in casa, per istruire la gente a leggere e ad imparare il catechismo. Questa rete d’insegnanti trasformò profondamente la nazione sami, elevando il livello d’educazione e di conoscenza della Parola di Dio. Questo sistema di catechisti itineranti era ancora in uso nel 20° secolo.

Ma torniamo a queste capanne. Perché furono costruite?

Siccome la gente doveva viaggiare delle lunghe distanze per assistere agli uffici di chiesa ad Ohcejohka, certe famiglie iniziarono a costruire delle capanne vicino alla chiesa per trascorrere la notte. Presto, queste capanne si moltiplicarono e diventarono dei luoghi d’incontri di ogni tipo, compreso per il commercio o per delle questioni legali. Oggi certe capanne sono state trasformate in museo.

In questa miniserie dedicata alla Finlandia, abbiamo intravveduto quanto il Vangelo ha influenzato ogni dominio della società, raggiungendo persino gli angoli più remoti del paese. Siccome il Vangelo ha dato così tante cose buone alla Finlandia nel passato, può di certo plasmare persino il suo futuro.

Alla settimana prossima altrove in Europa.

Cédric Placentino

Responsabile Centro Schuman per l’Europa italiana e francese

Segui un viaggio europeo qui.

Foto: Wikipedia – nome d’utente: BishkekRocks – legame per la licenza: https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/legalcode

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