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Croce sul continente

Il simbolo della croce è così presente in Europa che lo notiamo appena nelle nostre vite quotidiane. In questo articolo, Dott. Evert van de Poll esplora questo fenomeno

Questo è un’abbozzo del futuro libro di Evert ‘Fede cristiana ed il modellamento dell’Europa.

Dovunque andrete in Europa, troverete delle croci. Non esiste alcun’altro simbolo che sia così tipico del nostro continente. Le trovate in una varietà inesauribile di forme e colori, sugli edifici di chiesa, sui campanili, sui cigli delle strade, in cima alle montagne, nelle scuole e negli ospedali, nelle case private, sulle copertine e sui poster. Un numero incalcolabile di gente la porta come ornamento, amuleto o entrambi. Le croci sono trasportate nelle processioni. Le squadre di sport hanno croci sui loro emblemi. L’Europa è letteralmente riempita di croci. La croce, ovviamente, simbolizza la fede cristiana. Rappresenta il fatto che la religione ha creato un legame tra i popoli di questo continente, nonostante le loro culture diverse, i loro interessi rivali e così via.

Ma notate questo: se viaggiate attraverso il continente, troverete delle croci di ogni tipo. In effetti, la stessa croce viene in una grande varietà di forme. Abbiamo la croce celtica, la croce ugonotta, la croce nordica, la croce maltese, e la croce della Linguadoca, per menzionarne alcuni. Ognuna rappresenta non solo il messaggio di Cristo ma pure una regione, una lingua, una nazione, una storia particolare, una tradizione locale.

Dieci paesi europei hanno una croce integrata sulla loro bandiera nazionale, ma i colori e le forme sono diverse in ogni bandiera.[1]Un ampio numero di regioni e di provincie hanno dei simboli cruciformi. Ognuna di queste croci simbolizza una storia particolare, un’identità regionale o nazionale particolare. Non troverete comunque questo dappertutto. Fuori dall’Europa, soltanto sei bandiere di nazioni portano una croce: Tonga, la Repubblica dominicana e quattro paesi del Commonwealth britannico che incorporano l’Union Jack del Regno Unito e la sua triplice croce all’angolo delle loro bandiere (Australia, Nuova Zelanda, Fiji e Tuvalu).

La croce cristiana rivela qualcosa sull’identità, non solo del nostro continente nel suo insieme, ma anche della sua diversità. L’onnipresenza di questo simbolo, in un varietà quasi inesauribile di forme e formati, è un indizio per capire il modo in cui le culture e le società d’Europa sono diventate quel che sono.

Ecco il punto che affermiamo in questo capitolo: il cristianesimo ha giocato un ruolo chiave, non solo nell’emergenza dell’unità culturale d’Europa ma anche nello sviluppo della sua diversità sociale, politica e culturale! Se c’è un simbolo che cattura il paradosso dell’Europa, cioè contemporaneamente la sua unità e la sua diversità, sarà di certo la croce cristiana.

Evert Van de Poll

Professore di Studi religiosi e di Missiologia, Facoltà teologica evangelica, Lovanio, Belgio, e pastore con la Federazione battista francese.


[1]Islanda, Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia, Regno Unito, Svizzera, Grecia, Macedonia, Georgia.

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