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Un viaggio europeo #19 – Lydia (Grecia)

Prime luci in Europa

Oggi, visitiamo la regione della Macedonia orientale in Grecia. E più specificamente, andiamo nel paesino di Lydia.

Il paesino è localizzato nella pianura di Drama, ai piedi delle montagne Lekáni, a 15 km al nordovest della città portuaria di Kavála. Il paesino si trova infatti a poca distanza dalle rovine dell’antica città di Filippi.

Se iniziamo la nostra passeggiata da Lidia e camminiamo lungo la strada principale per circa un chilometro verso sud, arriviamo ad una chiesa di pietra situata sulle rive del fiume Zigakti.

Avete forse già indovinato dove ci troviamo esattamente con questa introduzione. Il nome del paesino, Lydia, e le rovine di Filippi ci riportano alla visita di Paolo nella regione, così come documentata in Atti 16.

E la chiesa non è infatti una chiesa tipica, ma è il Battistero di Santa Lidia. Si tratta del luogo dove Lidia si è convertita e fu battezzata per diventare la prima Cristiana europea (Atti 16:14-15).

Cosa la Bibbia dice su quest’evento?

La storia rimonta a circa vent’anni dopo la Risurrezione di Gesù. Paolo, che si era convertito in modo spettacolare mentre viaggiava verso Damas per arrestare i Cristiani, stava stavolta evangelizzando Filippi, la sua prima città europea. La sua cittadinanza romana, la sua educazione ai piedi del famoso rabbino Gamaliele a Gerusalemme e la sua conoscenza perfetta del greco fecero di lui un candidato perfetto per portare il Vangelo sia agli ebrei sia ai pagani.

Qualche anno prima, Paolo aveva già effettuato un primo viaggio missionario sull’isola di Cipro ed in Turchia odierna. Il suo secondo viaggio portò lui e Silas attraverso la Siria, e poi di nuovo in Turchia dove furono raggiunti da Timoteo. Hanno poi provato a raggiungere prima l’Asia (il sudovest della Turchia attuale) et poi la Bitinia (dove si trovano Istanbul e Nicea – vedere tappa 17), ma in ogni caso, furono impediti ‘dallo Spirito’.

Mentre si trovavano nella città portuaria d’Alessandria Troade (oggi Dalyan) sulla costiera del Mar Egeo, Paolo ricevette una visione nella notte di un Macedone esortandolo di venire ad aiutarli. Ciò permise a Paolo di scoprire finalmente in quale direzione lo Spirito voleva che loro andassero. E poco tempo dopo, imbarcarono per Neapolis (vicino all’odierna Kavála), facendo uno scalo sull’isola di Samotracia.

Viaggiarono poi per Filippi che, secondo la Bibbia, era una città macedone di primo piano e una colonia romana. Siccome non c’era una sinagoga nella città, Paolo scelse di predicare in un proseuche, cioè letteralmente un luogo di preghiera. E questo proseuche si trovava proprio qui al posto del battistero.

Il primo pubblico di Paolo era composto principalmente di donne. E la prima persona ad aver risposto al suo messaggio fu Lidia. Poco tempo dopo, Paolo e Silas furono mandati in prigione a causa di false accuse. Dopo la loro liberazione miracolosa, Paolo e Silas lasciarono Filippi e viaggiarono lungo la Via Egnatia, per Tessalonica.

La nuova comunità di Filippi continuò ad esistere dopo la loro partenza. Nella lettera di Paolo alla chiesa di Filippi dodici anni dopo, scopriamo che la comunità era sempre diretta principalmente da donne, un fatto che può sembrare sorprendente in una cultura dominata dagli uomini. E oggi ancora, la gente si fa battezzare nel fiume Zigtaki, allo stesso luogo di Lidia.

Oggi, riconosciamo che Lidia era la prima convertita europea. Ma quest’affermazione è corretta?

In primo luogo, Paolo non avrebbe forse capito il senso della parola ‘Europa’ come la capiamo noi. Come lo abbiamo scoperto in una tappa anteriore (vedere tappa 5), il concetto moderno d’Europa è apparso solo quasi otto cento anni dopo. Nel Medioevo, L’Europa era capita come ‘terra dei cristiani’ in un periodo in cui fronteggiava la minaccia dell’invasione musulmana. Prima delle invasioni ottomane del 12° secolo, la Turchia era maggioritariamente cristiana e poteva quindi essere identifica come parte dell’Europa.

Poi Lidia non era di Filippi ma di Tiatira. Questa città si trovava nella regione portando il suo nome, cioè Lidia, oggi in Turchia. E quindi, secondo la nostra definizione moderna d’Europa, Lidia non era europea.

Il Battistero di Santa Lidia rimane comunque un memoriale importante per noi europei. Ci ricorda dei primi passi dell’espansione del Vangelo fra i popoli d’Europa, un messaggio che ha dato una comprensione unica della vita e che era alla base dello sviluppo della civilizzazione europea. Ma questo luogo ci ricorda inoltre che il contributo di non europei come Paolo, Lidia e tanti altri ancora è stato indispensabile per l’espansione del Vangelo in Europa.

Alla settimana prossima altrove in Europa.

Cédric Placentino

Responsabile Centro Schuman per l’Europa italiana e francese

Segui un viaggio europeo qui.

Mappa: https://d-maps.com/carte.php?num_car=14924&lang=en

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