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Il mandato di Dio all’umanità per preservare il creato

Un articolo del Baldacchino di Preghiera 84

L’Unione europea vuole essere climaticamente neutra prima del 2050. La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen presenta un progetto di legge climatica.

L’Unione europea dovrebbe diventare climaticamente neutrale prima del 2050. Ciò significa una ristrutturazione dell’approvvigionamento energetico, dell’industria, del traffico e dell’agricoltura. A prima vista, questo sembra impossibile, ma contiene anche una grande opportunità. E ne la gente ne le regioni dovrebbero essere ignorate. Ingenti fondi sono necessari. Von der Leyen afferma: “Pensiamo quanto costerebbe se non facessimo nulla.”

I segni del riscaldamento climatico sono inequivocabili: sin dall’inizio del periodo industriale, le concentrazioni di CO-2 sono aumentate dal 320 al 380 ppm oggigiorno, risultando all’effetto serra con una crescita delle temperature di superficie medie.

L’Agenzia europea dell’Ambiente AEA (www.eea.europa.eu/it) cita le conseguenze del riscaldamento climatico: livelli dei mari in crescita con inondazioni di città quali Londra, Rotterdam, la costiera tedesca del mare del Nord, un aumento di condizioni climatiche estreme, ecc. Nell’Accordo di Parigi del 2015, quasi 200 paesi hanno quindi elaborato l’obiettivo di mantenere la crescita della temperatura mondiale al di sotto di 2 gradi.

Il clima cambia, è indiscusso, ma si tratta di fluttuazioni climatiche a lungo termine oppure l’uomo è coinvolto e, se fosse il caso, in quale misura? Certi parlano di “truffa climatica” e negano la parte umana. In litigi del genere, dobbiamo sempre chiederci quali sono gli interessi sottostanti. È ovvio che le industrie petrolifere e del carbone vogliono proteggere la loro parte e cercano di influenzare tramite il lobbismo.

Il cambiamento climatico è certamente un fenomeno complesso. Gli esperti parlano quindi di probabilità di compimento delle previsioni, anche se queste sono comunque del 90%. Quindi, degli aggiustamenti sono necessari per ragioni precauzionali. Il meteorologo e Cristiano coinvolto Dr. Ulrich Reuter scrive: “Dobbiamo prendere delle contromisure insieme.”

Delle contromisure vuol dire un accesso a lungo termine ad un’economia libera del CO-2. Certi difendono quindi un uso accresciuto dell’energia nucleare o di nuovi reattori. È così che agisce la Francia, che ha una migliore impronta di carbonio della Germania. Ma non è possibile andare indietro. 

Tuttavia, la grande trasformazione necessita prudenza e tempo. Deve essere sostenibile, cioè deve coinvolgere le dimensioni sociali e economiche, considerando specialmente il lavoro. L’impazienza degli attivisti climatici, in particolare dei giovani, è comprensibile, ma la paura è uno scarso consigliere. E la rivendicazione di “salvare il mondo in 10 minuti” è troppo semplicistica. Oltre alla visione, abbiamo bisogno di una comprensione sociale sui mezzi controversi dello sviluppo sostenibile. Come sarà possibile un equilibrio mondiale di interessi? O a qual prezzo dovrebbe essere la tonnellata di CO-2 per avere un effetto persuasivo?

È necessario che i Cristiani e le chiese agiscano da mediatori e mostrino l’esempio negli affari e nello stile di vita. Solo un piccolo esempio: qualche tempo fa, un giovane suggeriva di piantare degli alberi. Iniziò da solo. Sin da allora, delle foreste intere che conservano il CO-2 sono state sviluppate.

Preghiera 

• Preghiamo per degli accordi nel prossimo processo di trasformazione e delle decisioni equivalenti maggiori.

• Chiediamo a Dio uno spirito di pentimento e di ritorno a Dio, e la speranza e la solidarietà con i paesi particolarmente interessati.

Dr. Hans-Hermann Böhm

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