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Un viaggio europeo #23 – Turku (Finlandia)

La Riforma finlandese

Oggi visitiamo la Finlandia ed in particolare la sua capitale storica, Turku.

Localizzata nella regione della Finlandia sudoccidentale, Turku fu fondata alla fine del duecento, ed è quindi la città più antica di Finlandia. Anche se Helsinki è oggi la capitale della Finlandia, Turku rimane una città importante, in particolare grazie al suo porto e alle sue due università.

Ci focalizzeremo sulla Cattedrale di Turku che è localizzata vicino al fiume Aura. E circondata da strade di ciottoli e da palazzi di stile neoclassico costruiti dopo il drammatico Grande Incendio del 1827.

Se camminiamo verso il lato destro della cattedrale, scopriamo la statua d’un uomo chiamato Mikael Agricola, vestito con un cappello ed un manto lungo. Questo abito è tipico di quello di un Riformatore. Ed è esattamente quel che era Agricola.

L’avrete quindi capito, parleremo della Riforma finlandese del cinquecento. Ma prima, dobbiamo brevemente esplorare il contesto politico dell’epoca.

All’inizio del cinquecento, la Finlandia era sotto controllo svedese da oltre trecento anni. In quel momento, la Svezia faceva parte dell’Unione scandinava con la Danimarca e la Norvegia da due secoli. Ma l’Unione era ormai sull’orlo del collasso.

Era in quel momento che il re danese Christian II seguì il consiglio dell’arcivescovo cattolico di Uppsala, Gustav Trolle, d’invadere la Svezia. Questa invasione diede luogo all’atroce bagno di sangue di Stoccolma nel novembre 1520. Qualche mese dopo, una ribellione svedese era organizzata da un nobile svedese chiamato Gustav Vasa. La guerra che risultò finì nel 1523 con la vittoria degli svedesi.

Qualche anno prima, la Riforma iniziò a Wittenberg e si diffuse velocemente nelle terre germaniche settentrionali. La forte presenza di mercanti tedeschi in Svezia e in Finlandia contribuì alla diffusione rapida del vangelo lì. Evidentemente, gli eventi recenti avevano creato una frattura tra Vasa e la chiesa cattolica. Questo quindi contribuì all’adozione della Riforma dal nuovo re Gustav Vasa.

Quest’atteggiamento favorevole verso la Riforma ebbe ripercussioni anche in Finlandia.

Mikael Agricola è spesso chiamato Il Lutero finlandese, e per ragioni evidenti, come lo spiegherò più in dettaglio. Tuttavia, non era l’unico nel processo. Altre due persone hanno avuto un ruolo cruciale nella Riforma finlandese aprendo la via all’opera d’Agricola.

Il primo, Pietari Särkilahti, era forse il primo ecclesiastico finlandese ad aver adottato e predicato la teologia riformata. Da figlio del sindaco di Turku, Särkilahti studiò a Rostock (Germania), a Lovanio (Belgio) e probabilmente a Wittenberg (Germania). Tornò poi a Turku nel 1524 e predicò la fede evangelica luterana fino alla sua morte cinque anni dopo.

La seconda persona era un monaco dominicano chiamato Mårten Skytte che fu nominato vescovo di Turku da Gustav Vasa nel 1528. Nel corso del suo mandato di ventidue anni, Skytte mandò tanti giovani finlandesi a studiare presso Lutero e Melantone a Wittenberg. Era pure nel corso del suo mandato che la lingua della messa fu cambiata dal latino al finnico, nel 1537.

E quindi, Mikael Agricola era difatti la terza persona della Riforma finlandese. Nato vicino alla costiera meridionale, non lontano dall’odierna Helsinki, andò a scuola a Viipuri (oggi Vyborg, sotto controllo russo) prima di traslocarsi a Turku nel 1528.

Era qui che sentì la predicazione di Särkilahti. I suoi sermoni ebbero un’influenza enorme nella sua vita. Inoltre, Mårten Skytte riconobbe in lui i suoi talenti e lo mandò quindi a Wittenberg nel 1536. Dopo aver completato i suoi studi, tornò in Finlandia nel 1539 per diventare il riformatore il più influente della storia finlandese.

Cos’ha fatto Agricola quindi per aver trasformato così tanto la sua nazione? 

Agricola non è soltanto conosciuto da riformatore della Finlandia, ma anche da Padre della letteratura finlandese. Creò l’alfabeto finlandese e fu il primo a scrivere delle opere in finnico, quali un libro di grammatica per bambini (ABC kirja – 1543), un libro biblico di preghiera di 900 pagine (con passaggi della Bibbia, dei testi dei Padri della Chiesa, di autori medievali e dei riformatori), e tante altre opere ancora.

Quando scoppiò la guerra tra la Russia e la Svezia, Gustava Vasa mandò Agricola in Russia per negoziare un trattato di pace. Purtroppo, nel suo viaggio di ritorno, Agricola si ammalò e morì mentre era su una nave nell’istmo di Carelia.

La Riforma finlandese è diversa dalle altre nel fatto che la transizione dal cattolicesimo al protestantismo era relativamente piacevole. La chiesa cattolica finlandese non era così tanto decadente come altrove. Al contrario della Germania, i riformatori finlandese lasciarono anche spazio ad altre espressioni del cristianesimo. Oggi ancora, la Finlandia è riconosciuta per la sua tolleranza verso le varie espressioni del cristianesimo.

Senza l’opera di Agricola, la lingua finlandese potrebbe non esistere più oggigiorno. Agricola ha quindi aperto la via per l’indipendenza finlandese quasi quattrocento anni dopo.

Alla settimana prossima altrove in Europa.

Cédric Placentino

Responsabile Centro Schuman per l’Europa italiana e francese

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