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Riforma sociale cristiana: Qual è l’agenda? (1a parte)

Una conferenza fondamentale su perché e come i cristiani dovrebbero essere coinvolti sulla piazza pubblica. Dal Dr. Michael Schluter per il Centro per il cristianesimo contemporaneo in Irlanda.

Cos’è una visione cristiana per la società? Quale tipo di società dovremmo ricercare, non solo ad un livello generale ma ad un livello specifico, in termini di sanità, d’educazione, di rinnovamento urbano, di finanze e così via?

Questo è il mio soggetto per questa conferenza. C’è un’urgente necessità per noi di sviluppare il nostro pensiero su questo perché, in una società in conflitto, le decisioni chiave sulla società sono fatte mentre il conflitto è ancora in corso. Ad esempio, il tipo di società che abbiamo avuto sin dalla fine della seconda guerra mondiale era già determinato quando gli scontri si sono fermati. Il governo Attlee[1]aveva già preso tutte le decisioni maggiori su ciò che doveva essere implementato negli anni successivi. Nello stesso modo, quando il conflitto si ferma in Irlanda del Nord, il tipo di società nella quale vi ritroverete sarà determinato dalle decisioni prese e le agende stabilite ora. Quindi, voi dovete anticipare prima che il conflitto sia pienamente risolto. E la vera domanda alla quale dovete pensare è quale tipo di società volete in Irlanda del Nord negli anni futuri.

La questione d’un agenda non è triviale. Quale sarà l’agenda politico dei collaboratori nell’assemblea d’Irlanda del Nord? Sarà il linguaggio dei diritti dell’uomo che dominerà? Sarà un agenda di crescita economica? Sarà centrato sulla libertà e la scelta? O si articolerà su una parola come ‘modernizzazione’, qualunque sia il significato?

Questi problemi di definire un agenda sono chiaramente dimostrati dai partiti politici britannici principali. Il discorso di Tony Blair nella conferenza del suo partito nel 1999 era fortemente criticato nella stampa a causa d’una mancanza di sostanza intorno alle parole chiavi che usava. Qual è esattamente il suo agenda? Cos’è il ‘Blairismo’? La gente non ne ha un’idea precisa. I conservatori hanno fatto quarantasei dichiarazioni politiche diverse nell’ottobre 1999, ma cos’è che unisce queste dichiarazioni? Sono semplicemente dei cambiamenti di fiscalità? Affermare che la gente dovrebbe avere più soldi è qualcosa con cui la gente concorda, ma non è un messaggio che avvince l’immaginazione dei fuochi del cuore.

Oppure guardate i problemi della democrazia cristiana in Europa. Basata sull’ideologia del ‘personalismo’, che è basata fortemente sulle relazioni, c’è stata una grande difficoltà per tradurre questo in un agenda politico specifico. Quindi, in Germania, delle politiche di destra sono state implementate sotto il termine di democrazia cristiana, mentre nei Paesi Bassi, delle politiche di sinistra sono state implementate sotto lo stesso termine. Quindi, ci domandiamo cosa rappresenta la democrazia cristiana.

Potremmo anche chiederci come i cristiani dovrebbero rispondere a qualcosa come la riforma dei servizi sanitari britannici (NHS). L’associazione medicale cristiana aveva delle grandi difficoltà a rispondere all’introduzione del mercato interno della NHS. I loro membri erano profondamente divisi sull’idea che era una buona cosa o meno. Ma perché i cristiani non potevano articolare, sia le cose con le quali concordavano, sia le cose con le quali non concordavano, a livello di principio? Mi sembra che sia qualcosa che i cristiani dovrebbero aspirare. I cristiani dovrebbero essere capaci d’identificare quali valori e quali fini sostengono sull’arena politica.

Una parte del problema è che i cristiani sono troppo legati a delle politiche di causa unica: l’aborto, l’eutanasia o il commercio dominicale. Ci sono due ragioni per le quali dobbiamo andare oltre alle politiche di causa unica. In primo luogo, se ci focalizziamo su qualche punto, ciò lascia la maggioranza del dibattito politico pubblico senza influenza cristiana. In secondo luogo, è molto difficile vincere un dibattito su un punto unico senza mettere questi punti in un contesto più globale e senza mostrare come fanno parte d’una visione sociale più ampia. Ora, dove si può trovare questa visione sociale più ampia? Vorrei affermare che la legge biblica fornisce l’agenda per l’impegno cristiano nei domini di politica pubblica.

È una posizione leggermente polemica e concordo sicuramente sul fatto che dobbiamo guardare all’Antico Testamento attraverso il Nuovo. Ma ascoltate le parole di Gesù:

Beati sarete voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia. Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli, poiché così hanno perseguitato i profeti che furono prima di voi.

Voi siete il sale della terra; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli si renderà il sapore? A null’altro serve che ad essere gettato via e ad essere calpestato dagli uomini.

Voi siete la luce del mondo; una città posta sopra un monte non può essere nascosta. Similmente, non si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candeliere, perché faccia luce a tutti coloro che sono in casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.

Non pensate che io sia venuto ad abrogare la legge o i profeti; io non sono venuto per abrogare, ma per portare a compimento. Perché in verità vi dico: Finché il cielo e la terra non passeranno, neppure un iota, o un solo apice della legge passerà, prima che tutto sia adempiuto. Chi dunque avrà trasgredito uno di questi minimi comandamenti e avrà così insegnato agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; ma colui che li metterà in pratica e li insegnerà, sarà chiamato grande nel regno dei cieli. Perciò io vi dico: Se la vostra giustizia non supera quella degli scribi, e dei farisei, voi non entrerete affatto nel regno dei cieli.” (Matteo 5:11-20)

Gesù ci dice che i suoi discepoli sono nella tradizione dei profeti. Agiamo come i profeti agivano. E Gesù dà due illustrazioni di ciò che i profeti facevano. Agivano da sale, impedendo la decadenza morale, e agivano da luce, luce di grande visibilità. Poi insiste che non è venuto per abolire la legge. Era venuto per compierla. Poi, legando la legge ed il regno, dice che se vogliamo essere grandi nel regno di Dio, dovremmo praticare ed insegnare la legge di Dio. Non significa che se pratichiamo la legge, Dio sarà felice con noi e ci promuoverà nel suo Regno. Gesù dice che c’è un legame intrinseco tra praticare ed insegnare la legge di Dio e l’espansione del regno.

Gesù stesso indica come questo legame funziona. Nella tradizione dei profeti, siamo il sale e la luce. Ma se non agiamo da sale, se non impediamo la decadenza morale, allora la gente ci getterà via e ci calpesterà. Cioè, saremo inutili per le vite della gente perché non ci coinvolgiamo nel processo sociale. Oppure se non siamo la luce, non ce la facciamo a puntare la gente verso Dio. Eppure, questo è alla base dell’azione sociale. È il processo di preparare la gente a ricevere il vangelo. È arare prima di seminare. Se seminate prima di arare, se cercate di evangelizzare prima di mostrare come la fede cristiana incide sulla società nel senso largo, avrete poco impatto. È ciò che abbiamo visto in Gran Bretagna sin dal 1945: tanto evangelismo ma pochissimi frutti risultanti. È perché non siamo coinvolti con la gente nel processo sociale.

(la seconda parte sarà pubblicata la settimana prossima)

Michael Schluter

Dr Michael Schluter ha un dottorato di ricerca in economia agricola dalla Cornell University (USA). E il fondatore del Jubilee Centre e della Relationships Foundation. Ha anche lavorato da economista per la Banca mondiale.


[1]Primo governo britannico del dopoguerra, diretto dal primo ministro Clement Attlee

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