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Qualcosa da festeggiare

In questo pensiero della settimana del 12 maggio 2003, Jeff Fountain spiega perché vale la pena celebrare la Giornata dell’Europa il 9 maggio prossimo.

Come lo sanno tutti, venerdì scorso (il 9 maggio) era la Giornata dell’Europa. Questa ha provocato delle feste deliranti in tutta l’Unione europea, con tanti falò, pirotecnici e delle notti danzanti.

Insomma, non era proprio così. Dubito anche se qualche funzionario negli uffici a Bruxelles avrà acceso una candelina all’ora di pranzo.

Quindi, che cosa commemora esattamente la Giornata dell’Europa ?

In realtà, c’è una storia magnifica di perdono e di riconciliazione dietro alla Giornata dell’Europa, una storia sulla faremmo bene a rifletterci. Forse mi avete già sentito parlare di questo prima, ma vale la pena raccontarla ogni anno intorno al 9 maggio.

Riprendiamo la storia verso la fine della Seconda guerra mondiale, quando novanta cinque famiglie cristiane svizzere misero in comune i loro risparmi per comprare un albergo abbandonato nelle montagne sopra Montreux con vista sul Lago di Ginevra. La loro visione era di aprire un Centro per la Riconciliazione delle Nazione, un rifugio di speranza. Nei pochi anni che seguirono, migliaia di politici ed altri dirigenti di tutta l’Europa e del mondo intero visiteranno questo luogo.

Dietro a questa visione, e al movimento conosciuto come Riarmamento morale, era un uomo chiamato Frank Buchman. Un evangelista con impatto mondiale, Buchman era profondamente cosciente del bisogno di riconciliazione tra le nazioni d’Europa, e in realtà del mondo intero. Sapeva che se la Germania non fosse accettata con il perdono e la riconciliazione cristiane, le forze empie dell’anarchia e del comunismo riempirebbero il vuoto del dopoguerra.

In una delle conferenze estive subito dopo la guerra, Buchman aveva invitato una donna francese chiamata Irène Laure, una membra socialista della Resistenza, il cui marito ed i cui bambini erano stati uccisi dai tedeschi. Ma quando Madame Laure scoprì i tedeschi presenti in questa conferenza, se ne andò arrabbiata per rifare le sue valigie.

Buchman la persuase di pranzare prima con una delle sue amiche, la vedova tedesca di Adam von Trott, cospiratore con Dietrich Bonhoeffer del complotto abortivo di uccidere Hitler. Madame Laure ascoltò a malincuore la storia di Frau von Trott, che raccontava come suo marito era stato impiccato dai nazisti, e come i suoi bambini le furono sottratti, e come ricevettero dei nuovi nomi e furono piazzati in case per bambini. Mentre le due donne condividevano le loro sofferenze mutuali, furono riconciliate in mezzo alle lacrime.

L’indomani, Madame Laure confessò di fronte a tutta la conferenza: “ho così tanto detestato la Germania che volevo vederla cancellata dalla mappa dell’Europa! Ma ho visto qui che il mio odio era ingiusto. Desidero chiedere a tutti i tedeschi qui presenti di perdonarmi.”

Questi tedeschi erano fra i primi di oltre 3000 cittadini eminenti a ricevere un permesso speciale dalle autorità alleate di viaggiare in Svizzera per incontrarvi i loro omologhi d’Europa e di altri continenti. Il messaggio di perdono e di riconciliazione insegnato da Buchman e dimostrato da Irène Laure li toccò profondamente. Invitarono Madame Laure a venire a parlare presso i numerosi parlamenti regionali.

Fra gli ospiti l’anno successivo, c’era Il dottore e futuro cancelliere tedesco Konrad Adenauer faceva parte degli ospiti l’anno successivo. Egli invitò delle squadre del Riarmamento morale a portare il messaggio di perdono in tutta la Germania attraverso spettacoli musicali itineranti. Nella regione fortemente industrializzata della Ruhr, tanti sindacati marxisti furono convertiti. Il risultato della trasformazione morale era visto come l’elemento significativo della ripresa della Germania del dopoguerra.

Alsaziano bugiardo !

Nel frattempo, il Primo ministro francese, Robert Schuman, aveva sentito che dei cambiamenti simili di cuori si producevano nei dirigenti industriali del nord del suo paese, dove le tensioni minacciavano di scoppiare in guerra civile. Rintracciò i cambiamenti presso questo Centro di Riconciliazione delle Nazioni. E quindi, nel 1948, Schuman, che come Adenauer era un fervente credente, accettò d’incontrare Buchman. Il francese confidò a Buchman che era scoraggiato, e che pensava di ritirarsi. Tuttavia, qualcosa gli diceva che il compito della sua vita doveva ancora arrivare, cioè quello di riconciliare la Francia e la Germania.

“Ma quali sono i tedeschi in cui posso fidarmi?” egli chiese al suo nuovo amico. Buchman incoraggiò sia Schuman sia Adenauer (che aveva una volta insultato il francese di alsaziano bugiardo) di fidarsi a vicenda.

Questa fiducia condusse in un piano audace, proposto da Schuman, d’integrare le industrie di carbone e d’acciaio della Francia e della Germania, e di ogni paese europeo che desirerebbe unirsi. Siccome queste industrie erano i motori di ogni macchina militare potenziale, le guerre future tra le nazioni sarebbero rese impossibili in modo permanente.

Adenauer interruppe una riunione di gabinetto federale lo stesso giorno per annunciare il piano: “Tutta la mia vita, mi sono battuto per riconciliare la Francia e la Germania. Oggi, l’iniziativa generosa di Robert Schuman onora tutte le mie speranze. La proposta francese è in ogni punto storica: restaura la dignità del mio paese ed è una pietra miliare per l’unione dell’Europa.”

Poche settimane dopo, Schuman conferì a Buchman il titolo di Cavaliere della Legione d’Onore, in riconoscimento per il suo contributo a “creare il clima nel quale la nuova relazione tra la Francia e la Germania è stata resa possibile.”

Questo Piano Schuman, presentato il 9 maggio 1950, diede nascita alla Comunità europea del carbone e dell’acciaio, la CECA, la prima tappa maggiore verso la formazione della Comunità economica europea, che crebbe per diventare l’Unione europea odierna. L’anniversario di quest’evento è conosciuto come la Giornata dell’Europa, celebrata annualmente in tutta l’Unione europea.

Ecco qualcosa che vale la pena di festeggiare, non vi pare?

Jeff Fountain

Direttore Centro Schuman

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