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Le radici dimenticate dell’Unione europea (3a parte)

Pubblichiamo oggi la terza parte dell’introduzione del libro Deeply Rooted di Jeff Fountain, prossimamente in italiano. Potete leggere la prima parte qui e la seconda parte qui. Per ordinare il libro in inglese, cliccare qui.

Com’è quindi che questo neozelandese sia diventato così impegnato con la storia europea? Nel 1975, sono arrivato in Olanda dove ho incontrato e sposato una ragazza olandese, Romkje, che aveva iniziato il lavoro dell’organizzazione di missione internazionale YOUTH WITH A MISSION in Olanda.

Mi sono stabilito nel paese di mia moglie, lavorando con la YWAM, e alla fine mi è stata concessa la cittadinanza olandese, e quindi europea.

Nel 1989, sono stato nominato dirigente della YWAM attraverso l’Europa. Mentre gli eventi memorabili di quell’anno si svolgevano, culminati con la demolizione spettacolare del Muro di Berlino, il panorama spirituale dell’Europa era sottoposto ad un mutamento epocale.

Sono stato invitato ad incontrare altri dirigenti di movimenti di giovani cristiani per considerare insieme le enormi implicazioni di questi cambiamenti. Ancora trentenni e quarantenni, cercavamo dei “padri e madri” evangelici maturi capaci di guidarci attraverso questi tempi incerti. I dirigenti sembravano più preoccupati con i loro problemi di chiesa locale. Pochi erano preoccupati con “Bruxelles” e con il progetto della Comunità europea. Certi respingevano “l’Europa” come essendo condannata a diventare la Bestia e quindi non degna della nostra attenzione.

Ho scoperto soltanto più tardi dei resoconti e dei discorsi approfonditi dai dirigenti delle chiese tradizionali, specialmente da vescovi cattolici come il Cardinale Basil Hume.

Nel frattempo decisi che dovevamo andare a Bruxelles per impararne di più noi stessi. E quindi nel 1991, incontrai i nostri dirigenti della YWAM fuori dal palazzo a forma di stella Berlaymont nel distretto europeo, casa della Commissione europea. Certi di noi si chiedevano se le affermazioni diffuse dagli osservatori della fine dei tempi che, qualche parte in questo “Berlaymostro”, c’era un computer Grande Fratello radunando informazioni su ogni europeo. Con una leggera apprensione, abbiamo presentato i nostri passaporti al personale di sicurezza mentre entravamo nel palazzo.

Immaginate quindi la nostra sorpresa quando fummo ricevuti da un funzionario della Commissione europea con una calda stretta di mano ed una dichiarazione amichevole: “Allora fratelli, iniziamo con la preghiera?”

Il nostro ospite, un irlandese chiamato Eamonn O’Rouairc, spiegò che conduceva una rete di preghiera di addetti lavorando nel palazzo. Quando gli abbiamo chiesto del computer, ha riso e ha detto: “se la gente sapesse quanto incompetenti siamo con i nostri computer!”

Avviò poi con una storia affascinante di un piccolo gruppo di politici cristiani devoti che vedeva il bisogno di riconciliare le loro nazioni costantemente in guerra, mentre stava affrontando il compito arduo di ricostruire l’Europa del dopoguerra. Evidenziò inoltre il ruolo di un evangelista luterano che svolse un ruolo fondamentale dietro le quinte, costruendo la fiducia tra questi uomini.

Questa era una comprensione, così diversa di tutto ciò che avevo sentito prima, delle origini e dei motivi dietro a ciò che è da allora diventata l’Unione europea!

Questa quindi è la storia raccontata nei capitoli successivi, una storia ampiamente dimenticata, ignorata o semplicemente mai trasmessa.

Soffriamo di memoria corta.

E la memoria corta nutrisce una visione miope.

Jeff Fountain

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